Rassegna Stampa January 11, 2019
Aldo Isaia, 46enne catanese, è da anni il più innovativo immobiliarista presente sul mercato siciliano. Sia Aldini Immobiliare che Isaro Group, che opera oltre i confini nazionali, sono in costante crescita ed acquisiscono sempre nuovi spazi di mercato. Nel mentre veicolano anche il "prodotto" Sicilia, cosa che rende particolarmente orgoglioso Isaia.
Nel biennio 2006-2007, la sua Aldini Immobiliare, che per le attività all'estero ha scelto di chiamarsi Isaro Group, ha portato avanti una politica di cauta, ma ben evidente espansione. Ce ne vuole illustrare la logica?
Semplice: da immobiliarista, è ovvio che cerco di far fare buoni investimenti ai miei clienti. Poco importa che si tratti di Catania, Roma o Budapest, la vera consulenza è proporre buoni affari. Tengo a sottolineare come in nostro brand abbia una organizzazione capillare che non tratta solo ed esclusivamente la vendita, ma anche gli affitti privati, il settore industriale, il commerciale e l'agrario, in maniera da poter offrire buone opportunità a chiunque.
Delle vostre operazioni internazionali la prima ha riguardato Budapest. Come mai la scelta dell'Ungheria?
Budapest è in procinto di entrare nella zona euro. E' una bellissima capitale mitteleuropea e non può avere certo molto senso che gli immobili continuino a valere un ventesimo rispetto a Parigi, per fare un esempio. I margini di crescita del suo mercato sono quindi altissimi.
Recentemente siete anche sbarcati a Dubai, un mercato importantissimo....
Si, a Dubai stiamo vendendo un grattacielo di 26 piani. Oltre 100 metri di stile italiano supertecnologico. Del resto, giungere nella capitale degli Emirati Arabi Uniti oggi è quasi d'obbligo per chi voglia affacciarsi sulla grande scena internazionale. Ritengo che Dubai sia il futuro, sia per quanto riguarda il versante investimenti globali, sia per quanto riguarda l'arte e la cultura. Senza esagerare, diciamo che in un mondo multipolare come quello di oggi Dubai è senza dubbio una delle anime più vitali.
Inoltre non si può non apprezzare la grande lungimiranza degli emiri, che, consapevoli del fatto che il petrolio del loro Paese non durerà in eterno, stanno costruendo il benessere delle generazioni a venire, diversificando i propri investimenti e creando un nuovo mondo di opportunità che valgono ben di più del greggio (non a caso proprio a Dubai non ci sono pozzi).
Insomma, gli arabi degl Emirati si stanno mostrando concretissimi, ben più di noi siciliani, che pure abbiamo condizioni di partenza generali assai migliori del loro deserto.
Anche la tappa di Kiev è di un certo interesse...
In Ucraina siamo presenti con uno scopo ben preciso: esportare il prodotto Sicilia. Altrove il nostro intento è, come è comprensibile, vendere immobili, a Kiev siamo presenti con una mission un po diversa. Kiev è una importante capitale europea che, pur in un quadro politico non sempre stabilissimo, funge da "luogo d'incontro", diciamo così, di interessi vari, a metà strada tra oriente ed occidente. Con Isaro Group intendiamo attirare l'attenzione nel nuovo ceto abbiente, sia ucraino che russo (perchè moltissimi sono ancora i Russi che circolano nel Paese ex satellite di Mosca), al fine di indirizzare i loro investimenti in Sicilia. In estrema sintesi, nel portare avanti il nostro usuale lavoro, apriamo i mercati italiani ai cosiddetti "nuovi ricchi" dell'est europeo ed esportiamo il brand Sicilia, nel quale crediamo fortissimamente. Quando un magnate russo o ucraino compera uno dei tanti splendidi casali della nostra Isola è un successo per tutti...Perchè il russo è per sua natura curioso, ama la cultura, l'arte, il bello. E quindi ama l'Italia e la Sicilia, che però non sempre gli offre quel che cerca.
Da notare come il suo gruppo stia sul mercato a 360°. Vero è che siete famosi per la vendita di immobili di prestigio, ma non trascurate di certo il target medio basso...
In una realtà come quella siciliana occorre avere la capacità di trattare con una clientela ad amplissimo spettro. E' vero, la Aldini Immobiliare è conosciuta soprattutto perchè tratta immobili di alto valore, ma tengo a sottolineare come non ci si occupi solo dell'extralusso. Tutt'altro. Trattiamo appartamenti anche di piccolo taglio, trattiamo immobili anche in periferia.
Insomma, il potenziale franchisee che intendesse operare in una zona non centralissima può accostarsi al nostro "club" in tutta tranquillità.
Una fetta importante delle attività dell'Aldini Immobiliare riguarda il franchising. A che punto è lo sviluppo della vostra rete?
Va a gonfie vele, devo dire. C'eravamo dati un preciso obiettivo da raggiungere entro dicembre 2008 ( 50 agenzie in tutta la Sicila) e le tappe di avvicinamento sono state tutte rispettate.
Bisogna considerare anche la particolarità del territorio in cui operiamo. Prima di noi, a ben vedere, non esisteva una vera esperienza di un brand siciliano che fosse riuscito ad espendersi nell'Isola ed oltre l'Isola. Senza mezzi termini, prima di noi, non esisteva un reale franchising siciliano. Oggi, per restare alla sola nostra regione, siamo presenti a Palermo, Messina ed Enna. E siamo in piena espansione considerando anche le imminenti aperture a Ragusa, Siracusa e Pantelleria.
Su Catania, la scelta di ristrutturare e vendere alcuni dei più importanti palazzi storici pare stia ripagandola ampliamente...
Siamo stati i precursori della rivalutazione del centro storico catanese, che era depresso ed ora, anche grazie a noi, è rinato. Abbiamo aperto un agenzia specializzata che ha venduto ad artisti, cantanti, intellettuali, contribuendo alla resurrezione di una città che è fra i capolavori del barocco mondiale.
Per quanto riguarda i palazzi storici che trattiamo, è accaduto che importanti costruttori si siano affidati a noi per la collocazione sul mercato di alcuni splendidi esempi di architettura barocca e neoclassica, ma anche moderna. A Catania Palazzo Cocuzza, Palazzo Valle, l'edificio della Banca di Roma, il Grattacielo delle Generali. A Palermo un immobile della Regione ed uno dei palazzi dei cosiddetti "Quattro Canti". A Messina ed a Enna trattiamo anche vaste aree per la grande distribuzione organizzata, tipo l'edificio che si trova in piena zona porto, di fronte l'imbarcadero di Messina.
La Sicilia è nel mezzo di un'incandescente campagna elettorale, con ben quattro consultazioni a breve distanza che ci attendono. Che cosa si aspetta dalla classe dirigente politica che verrà?
Mi augurerei che i politici credessero realmente nella Sicilia come vi credo io e la rappresentassero adeguatamente in Europa.
Un suo sogno per la Sicilia del futuro...
Che quello che sta accadendo a Dubai possa accadere anche qui. Null'altro...